cucino in giardino

sentieri golosi tra fiori e verdure e piccoli assaggi di cultura del giardino...perché l'appetito vien mangiando

mercoledì, settembre 27, 2006

clerodendro

Tra la fine di agosto ed i primi di ottobre in giardino si concentrano le fioriture più profumate.

A parte qualche raro caso, le fioriture di questo periodo non sono spettacolari dal punto di vista dei colori e delle dimensioni dei fiori ma, forse perchè distillano tutto il sole e il calore ricevuto d'estate, o forse per attirae le api ritardatarie e gli altri insetti utili, ormai sfiniti e un po' storditi dai primi freddi, le fioriture autunnali sono tra le più profumate.

Ognuno è libero di scegliere l'abbinamento di colori e profumi che più gli aggrada, nella progettazione del giardino però bisogna ricordarsi del periodo di fioritura e ponderare bene la qualità del profumo d'insieme che si vuole ottenere.

L'abbinamento casuale di piante troppo profumate rischierebbe di creare un pastrocchio olfattivo, dove i singoli profumi, ottimi percepiti singolarmente, potrebbero combinarsi con effetto nauseante.

Non so se vi sia mai capitato (spero proprio di no per le vostre narici!) ma un giorno mio figlio è tornato da scuola lasciando la scia; una sua compagna gli aveva regalato una decina di campioncini di profumo (da donna, da uomo...) e lui ha pensato bene di provarli.. tutti insieme...nemmeno con una doccia di mezz'ora ce ne siamo liberati, per non dire del giubbino di jeans con effetto arbre magique, ha "profumato" l'armadio per settimane.

Ora sono in fiore gli osmanti, dal penetrante odore di pesche mature, gli eleagni, con un profumo pepato e speziato, e soprattutto non passano inosservati i clerodendri.

Il Clerodendrum trichotomum, in particolare la varietà fargesii, in questo momento è trapuntato di piccole stelle bianche, che si stagliano elettriche sul verde scurissimo e vellutato delle foglie.

I Clerodendron apartengono alla famiglia delle verbenaceae ( le verbenacee potrebbero essere paragonate alle dinastie di profumieri, ogni componente del numeroso nucleo familiare ha creato il suo profumo, alcune specie però ne abusano, come alcune signore a teatro o al cinema, che riescono a tapparmi il naso e a farmi venire un'attacco d'asma), sono arbusti che possono diventare piccoli alberelli, alti anche 4-5 metri.

Hanno delle bellissime e grandi foglie a cuore, di un bel verde scuro, un po' puzzolenti se vengono stropicciate, (ma è proprio necessario stropicciare le foglie?), e da settembre esplodono con una fioritura bianco candido, sfumata nel rosa intenso delle brattee del calice.

Il profumo è intensissimo, di "fiore"!, la sera quasi fastidioso, consiglierei di non piantarlo troppo vicino alla casa, specialmente in prossimità delle camere da letto.

Nel tardo autunno i fiori si trasformano in mazzi di bacche "marziane", stelle cicciotte rosso lacca con, in cima, una pallina blu cobalto metallizzata, sranissime, bizzarre, stupende. (posterò le foto più avanti)

Le bacche sarebbero una bella fonte di ispirazione per un gioiello.

E ora si torna in cucina: GRAZIE GENNARINO DI ESISTERE, e grazie a REMY per avermi contagiato con le lievitazioni luuunghe.

Ho provato a fare la focaccia con la biga. Nooo!, non ero in costume da antico romano, la biga e una pappetta di acqua, farina e pochissimissimo lievito di birra, una specie di poolish, nooo non il detersivo per i metalli, ma forse è meglio se sbirciate qui, loro lo sanno spiegare molto meglio di me!

Insomma dopo lunghe peripezie, (non è vero, basta organizzarsi un pochino con i tempi morti, e soprattutto, se viene una improvvisa voglia di fiocaccia, forse è meglio andare in panetteria!, ma non sarà così buona!) ho prodotto una

FOCACCIA ALL'UVA BIANCA E NERA

Per la pasta della focaccia vi rimando ancora qui, ho seguito alla lettera le istruzioni, ma ho diminuito il sale, e ho aggiunto all'impasto, nella seconda fase della lievitazione, tre bei cucchiaioni di malto di riso.

Ho steso la pasta in una tortiera oliata e ci ho disposto i chicchi d'uva, in file progressive due nere una bianca, una nera, due bianche....beh voi fate come vi pare.

Se, come me, odiate sentire scricchiolare i vinacciuoli sotto i denti* (vi ricordate: pampini, acini, raspo e vinacciuoli, alle elementari non lo insegnano più!), tagliate i chicchi in due e snocciolateli, è un po' brigoso, ma vuoi mettere azzannare una fettona di focaccia senza il panico del semino d'uva sotto i denti!

A completare il gusto, un po' dolce un po' salato, ho cosparso la focaccia con semini di finocchio tritati e un po' di zucchero in granella.

Buona tiepida ma anche fredda!

saluti golosi cat

*il mio terore per le focacce con sorpresa discende da un'esperienza allucinante: la prima volta che sono "sceso" a lecce, al mercato, vedo queste "pucce", pagnotte di pane condito con pomodoro e olive nere, una goduria, ma solo per iniziati! mi potevano avvisare che le olive non erano snocciolate, ci ho quasi lasciato un dente!

8 Commenti:

Blogger mattop disse…

Nel weekend mi ritaglio del tempo per provarla... poi ti farò sapere! sembra troppo invitante!

29/9/06 09:02  
Blogger Scribacchini disse…

Non so se è il più bel pallottoliere che ho visto ma tra i più buoni sicuramente anche se, io, preferisco il salato.
Remy

29/9/06 09:14  
Anonymous Anonimo disse…

E' buona fredda......ma se ce le siamo mangiate praticamente appena uscite dal forno! Raccontala giusta, va! Io ero molto scettica sulla lievitazione in frigo, ma devo ammettere che invece funziona!

29/9/06 09:22  
Blogger sergio disse…

Chiunque avrebbe fatto: una fila di uva nera, una fila di uva bianca. Questa assimetria è geniale. Da noi con l'uva americana si fà una specie di focaccia senza lievito, che viene fritta in pochissimo olio. (la cotizza).
a presto

29/9/06 09:54  
Blogger Gloricetta disse…

Una spettacolare focaccia!Ho giusto una cassettina di uva tra cui la profumatissima uva fragola o, come si dice da queste parti, "Frambos".cosa dici, provo? Glò

29/9/06 12:41  
Anonymous Anonimo disse…

belle quelle schiere di acini colorati che si inseguono sulla tua focaccia. Non però capito se sa di dolce o salato

29/9/06 14:14  
Blogger LaCuocaRossa disse…

il mio nonnino mi faceva dei gran bichcieri di uva spellata e denocciolata...buuuuuuuuuuu
nessuno più me lo farà!!!

29/9/06 16:11  
Blogger cat disse…

ciao a tutti, scusat5e se rispondo così in ritardo, ma ho passato un fine settimana super lavorativo: inaugurazione del nostro nuovo vivaio!
mattop: provala, anche in versione salata, è buonissima!
remy: con metà della pasta ho fatto una schiacciata al rosmarino, salvia e fior di sale che è "evaporata" non appena è uscita dal forno!
sergiot: lo so sono un po' strano, ma che ci vuoi fare?!
Glo': con l'uva fragola bianca i miei fanno un ottimo vino fragolino!
francesca: è un po' dolce (poco) e un po' slata! e bella succosa grazie all'uva.
cuocarossa: preparane un bicchierone per tua figlia!, è un piacere un po' diverso, ma è sempre un modo per farle ricordare il bisnonno!
saluti golosi a tutti cat

1/10/06 21:49  

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