cucino in giardino

sentieri golosi tra fiori e verdure e piccoli assaggi di cultura del giardino...perché l'appetito vien mangiando

martedì, gennaio 29, 2008

giardini d'inverno

Chi l’ha detto che il giardino in inverno, anche senza neve purtroppo, non riservi piccoli momenti gratificanti per i nostri occhi sempre a caccia di colori.

Con la luce tersa delle mattinate gelide, o con gli improvvisi tramonti, questo è il momento migliore per concentrarsi sulla forma degli alberi.

Osservare gli alberi in controluce, il massimo della fortuna è con la luna piena, mi trasmette un senso di forza pacata, di sicurezza, mi piace seguire col dito la direzione dei rami e poi è un grande esercizio per imparare a disegnarli!

Spesso la struttura di un singolo rametto, a volte la foglia stessa, ripropone all’infinito la struttura dell’albero (di questa osservazione dobbiamo essere grati a Goethe): i platani sono tutti un zig-zag, ad ogni gemma, il rametto cambia direzione; i salici contorti giapponesi

sono un groviglio di spirali e riccioli, i tigli sono molto ordinati, se lasciati crescere liberamente, hanno la chioma a forma di picche, i larici disegnano tendoni di pizzo, con un gioco di linee verticali tutte bitorzolute…le uniche piante un po’ inquietanti, che purtroppo mi tocca vedere ogni sera, sono i meli potati a filare; tronchi e rami capitozzati, rametti forzati e piegati, mi ricordano le illustrazioni della divina commedia e un racconto che mi passò mio cognato “il figlio degenere”, non chiedetemi altro! C’ho ancora gli incubi e vi assicuro che venire sfiorati pedalando, nel silenzio e nel buio assoluti della mia solita capezzagna, un po’ di sghega me la mettono.

Ma dicevo dei colori, è il momento per apprezzare le cortecce colorate.

Le mie preferite sono quelle rosse che, con l’umidità di certi pomeriggi, regalano al giardino suggestioni di barriera corallina (a proposito di spaesaggi, dovrei appendere al cornus dei pesciolini di metallo!).

I Cornus sono i più generosi: i Cornus sanguinea, hanno rami violetto e porpora scuro, i Cornus alba “Sibirica”dal ramo corallo, i Cornus stolonifera “Flaviramea” con rami nuovi dalla corteccia giallo ocra e i Cornus stolonifera “Kelsey”, più bassi, con la corteccia arancio brillante virante al salmone.

Tra gli alberelli, gli Acer “Sangokaku” hanno la corteccia corallo rosata, e i salici mettono in scena una collezione di gialli, arancio e verde acido, che fanno venire voglia di creare un giardino solo per loro, specialmente quando ha appena spiovuto, e intorno alla chioma nuda si accende una nebbiolina fosforescente, oppure quando si osserva la città con la schiena appoggiata al tronco di un salice piangente, protetti da una gabbia di dardi giallo oro.

Sia i cornioli che i salici, vanno potati proprio ora, per garantire sempre nuovi rami dalla corteccia più colorata, e i rami potati si possono mettere in vaso; sono allegri anche nudi, ma se avete pazienza, col tepore degli appartamenti, presto cacceranno foglioline verde tenero, giusto in tempo per farci l’albero di Pasqua!

Ancora un tocco di mare nel frutteto? A colorare l’inverno ci sono anche i licheni ( un po’alghe un po’ funghi). Misteriosi, giallo acido o arancio acceso, purtroppo non è facile scovarli in città, tra inquinamento e “cure eccessive”, ma se si sceglie la via dolce, e non ci si accanisce contro ogni pidocchietto tra le rose, forse, i più fortunati potranno godere dei loro colori.

Questi sono del frutteto dei nonni, e hanno trasformato i rami dei vecchi pruni abbandonati in bizzarri tentacoli legnosi.

Svelti! Ci è rimasto ancora poco tempo in giardino per goderci questi piccoli piaceri, i primi fiori sembra non possano più resistere, stanno letteralmente esplodendo e tra poco cattureranno tutta la nostra attenzione.

E adesso, tutta ‘sta natura non vi ha fatto venire un po’ di languorino?

Ho scoperto una nuova pasta phillo, buona buona, arrotolata e non spiegazzata e con dei fogli enormi! Hem di produzione greca (evabbè, non la compro spesso dai, non fatemi venire i sensi di colpa!).

Era da un po’ che l’occhio mi cadeva su un tortino di phillo, bulgur e…fegatini di pollo adocchiato su uno dei soliti libricini GU (mi dispiace ma sono in tetesko!), ma le rotelle del goloso quasi-vegetariano si sono subito messe in movimento e l’altra sera, in occasione di una cenetta informale per festeggiare la panza, (hem veramente il pirolino che la abita ancora per un po’), della mia amica “wlamoussedichicco” ho sfornato questo:

PASTICCIO DI BULGUR E LENTICCHIE ROSSE IN CROSTA DI PHILLOPASTA

Ho sciacquato 4 etti di bulgur pre-cotto e li ho lasciati scolare, ho messo a bollire 8 etti d’acqua con due cucchiaini rasi di sale e una nocciola di burro, ci ho tuffato il bulgur, ho portato nuovamente a bollore e ho lasciato gonfiare, a pentola coperta.

Nel frattempo ho sbucciato e tritato una grossa cipolla rossa, grattugiato due grosse carote con la grattugia a fori giganti e ho pulito e tritato un bel mazzo di coriandolo (la ricetta è partita tutta dal coriandolo, che finalmente ha fatto capolino anche al super!).

A parte ho lessato al dente un etto di lenticchie rosse decorticate, quelle che non hanno bisogno di ammollo.

In una padella larga e bassa ho messo a rosolare la cipolla, le carote e il coriandolo, con un po’ di olio evo e un pizzico di polvere d’aglio e peperoncino (ho scoperto che l’aglio in polvere lascia il gusto ma non…il retro-gusto in ufficio!) poi ho aggiunto dei filetti di pomodoro pescati dal loro succo, il bulgur, bello sgranato e le lenticchie scolate. Ho fatto insaporire per benino e ho messo a raffreddare.

In una pirofila unta d’olio ho steso 6 fogli di phillopasta, spennellandoli ad uno ad uno con olio evo emulsionato con un cucchiaio di latte (in tutto ho usato due cucchiai di olio per una pirofila gigante! Molto meglio della sfoglia! Sia per la panza che per il colesterolo); poi ho riempito con la farcia al bulgur e ho ripiegato i bordi dei fogli di pasta sulla superficie, spennellandoli bene. O infornato per mezz’ora, ho tagliato a fette tutte scrocchiarelle e, da quello che mi ha detto Ula Wlamou..anche il cosino l’ha apprezzato!

Ma che cena sarebbe stata senza un dolcetto?

Ula ci ha portato uno stollen di propria produzione, che giaceva in cantina, per noi, dalla vigilia di Natale…oh era ancora buono e fettina dopo fettina ce lo siamo spazzolato chiacchierando.

Ma la phillopasta era in confezione maxi e così HO DOVUTO fare uno

STRUDEL DI PERE E CARAMELLE MOUUU

Lo strudel di Phillo è una libidine per chi ama lo strudel croccante e sfogliato, e come per lo sformato, in tutto il dolce ho usato solo tre cucchiai di burro fuso.

Al mercato, al banchetto del contadino, ho preso delle belle perette “ruggine” che ho sciacquato e passato alla grattugia a fori giganti, con tutta la buccia, ho condito con una cucchiaiata di zucchero di canna integrale e un pizzico di chiodi di garofano.

Ho steso due fogli di phillo nella teglia, e ho spolverato il fondo con tre fette biscottate sbriciolate, vi ho appoggiato sopra le pere e…tocchettoni di caramelle mou, quelle polacche belle cicciotte (l’idea l’ho copiata da un programma padellaro austriaco!).

Ho avvolto alle pere la phillo molto delicatamente, spennellando ogni foglio di burro fuso e latte, fino ad ottenere uno strudel a mille foglie, ultima passata di burro e via, in forno caldo a 180° per 20’.

Spolverizzate di zucchero a velo, le fogliette della phillo sono una goduria, non vi dico i tocchi di mou con le pere!

Saluti golosi cat

28 Commenti:

Blogger marinella disse…

Wow mitico strudel, anche lo sformato di pasta phillo mi attira, ma lo strudel con le caramelle mou..... assolutamente da provare come idea. grazie

29/1/08 01:41  
Anonymous Anonimo disse…

un etto di lenticchie, tzè: ha cotto mezzo chilo di lenticchie e un altro mezzo di bulgur: forse pensava di mandarne una fettina a tutti gli aficionados..... Seguono ricette: polpette di bulgur, canederli di lenticchie, "creazione dello chef" di lenticchie e bulgur, fantasia di bulgur e lenticchie......
bzzzz

29/1/08 13:15  
Anonymous Anonimo disse…

Che mito che sei Cat!Mrs Bee...la numero uno!
Quanto ai giardini...in questo periodo m'è capiato di essere letteralmente sorpresa dall'inebriante profumo del calicanto..per me che amo la bella stagione è un po' il precursore di quello che sarà e simbolo del meraviglioso potere della natura d'incantarci e sorprenderci anche quando tutto appare fermo ed immobile...
Un salutone!
saretta :)

29/1/08 15:12  
Blogger Morrigan disse…

Bè, certo... quando il dovere chiama. E se la pasta fillo rimasta doveva essere utilizzata mi sembra giusto farlo senza timore alcuno.
^____^
E bravo l'archiniere!
Per le foto: chapeau!
:-DD

29/1/08 18:02  
Blogger equipaje disse…

(Mannaggia, il bulgur! Celo celo, ma dove diamine sarà finito?? E mannaggia a voi foodbloggheri, una legge s'entusiasma compra cose esotiche e poi le lascia lì a far le camole, ghghgh ;)

Sai una cosa?
E' *veramente* difficilissimo riuscire a parlare di natura -e di vegetali in particolare- senza suonare stolidamente new age (elfi, spiriti dei boschi et compagnia cantante) oppure, ancora peggio, senza involarsi in toni aulici e retorici (che qui siam tutti figli degeneri del pio bove e del maledetto fanciullino: un giorno lo scriverò, questo post).
Questo pezzo di bravura che hai scritto -l'ho riletto tre volte, e ad ogni rilettura migliora- parla invece di natura -di vegetali- in termini "nostri", contemporanei, quotidiani, ma sani, estremamente delicati e profondamente poetici. Un mix difficile da ottenere, indice di una sensibilità davvero rara.

E che invidiaaa le fotooo, ghghghh!! ;)

(Grazie)

30/1/08 01:06  
Blogger Cuoche dell'altro mondo disse…

Mi diresti di quale libricino GU si tratta?? Non può mancare nella mia collezione :-) Lo strudel di pasta phillo è eccezionale, mi piace bello croccantello. E mi sono permessa di linkarti anche oggi, visto che la pasta phillo l'ho usata anche io. Splendidi i giardini d'inverno
Salutoni, Alex

30/1/08 07:58  
Blogger Paolo Tasini disse…

Ciao Cat: che bel post che ci hai lasciato!
Da oggi proverò anchio a seguire i rami delle piante con il dito.
Per i fornelli invece, come tu sai, non ho ancora l'età.
Un abbraccio

30/1/08 08:00  
Blogger Serena disse…

Compro spesso la pasta fillo ma alla fine non la uso mai tutta... non mi viene in mente, eppure è molto meglio della sfoglia e molto più leggera della frolla.!.
Prenderò nota di queste due allettanti alternative!
Buona giornata

30/1/08 08:40  
Blogger elisabetta disse…

Che voglia di mollare tutto all'istante e andarmi a fare una passeggiata in campagna!
Sul fronte riempi-pancia, avrei tutto quello che serve per questo menù a base di pasta fillo, adesso devo solo trovare un numero adeguato di commensali (i miei figli, come molti figli, non sono di grande aiuto quando c'è da far numero in tavola!).

30/1/08 08:49  
Blogger elisa disse…

WOW..che belle foto..viene voglia di stare ore all'aperto!
Degli strudel sono indecisa su quale mi piace di più..da golosona credo quello dolce..
Ciao!

30/1/08 09:30  
Blogger Franci [dolce casa] disse…

Architetto, giardiniere, cuoco e...poeta. Osservare la natura nobilita l'animo e migliora l'umore, sempre.

30/1/08 16:07  
Blogger equipaje disse…

Che poi oggi qui in Milanesia il cielo è bigissimo ed io tra i rami corallo rosso e rosato e quelli "arancio brillante virante al salmone" comincio a veder apparire vistosissimi pescetti gialli e blu, manco fossi in pieno diving a Sharm... chiari sintomi di s/paesaggio indotto per via telematica?!
(Mai accettare caramelle mmmouuu dagli sconosciuti!)

30/1/08 16:30  
Anonymous Anonimo disse…

Hei, ma e' davvero un'idea strepitosa, questa dello strudel pere e caramelle mou, così riesco a far mangiare la frutta anche alla nipote.
h.

30/1/08 16:32  
Blogger cat disse…

ciao a tutti!
ciao marinella, i pezzetti di mou sono goduriosi!
saretta, buono il profumo del Chimonanthus che tutti chiamiamo calicanto, pensa che il Calicanthus vero e proprio ha i fiori porpora scuro e profuma di vinbrulé.
Morrigan, sante parole! per le foto: dai che poi mi monto la testa.
equi, così mi imbarzzi! scrivo quello che veramente provo sulla pelle, osservare la natura non è mai tempo sprecato ed è continua fonte di ispirazione per il mio lavoro-passione-vita. Non mi piacciono gli orpelli, sia in giardino che in testa (dentro intendo ;O), sono un tipo un "integrale" ( uè mica integralista però).
ciao alex, masiaccomodipure, il link fa sempre grande piacere! e allora come scambio eccoti il librino GU: "Erika Casparek Türkkan, "REIS, BULGUR, COUSCOUS", oggi non ho resistito e ne ho acquistatu uno su marmeladen und Gelees...fermatemiii
Ciao paolo, ocio che non ci sia nessuno nei paraggi, è imbarazzante accorgersi di esere osservati ;O))) per lo spignattare: pigrone! c'è sempre tempo per imparare.
ciao sere benvenuta da queste parti,
e benvenuta anche a elisabetta...pensi che i pm abbiano assaggiato lo sformato di bulgur??? lo strudel, quello sì però!
elisa, allora siamo in due golosastri.
ciao franci beh dai, poeta, non esageriamo; che poi non avete idea di come mi pigli pelkulo la bee!
equi, non è che ti sei sniffata una dose eccessiva di PM10?? e non parlo dei calzini dei miei figli! mi alletta l'idea che i miei post abbiano effetti allucinogeni!
ciao heidi, beh, in efetti, di frutta si tratta...saluti golosi cat

30/1/08 20:31  
Blogger elisabetta disse…

I miei pm il bulgur lo mangiano, ma alzano un muro davanti a qualsiasi cosa si presenti a strati in una teglia. Mai la soddisfazione di mettergli nel piatto una pasta al forno!

31/1/08 08:51  
Blogger miciapallina disse…

A parte che mi sono segnata anche la ricetta del BULGUR con le lenticchie rosse..... e che lo farò al più presto perchè ...... già mi borbotta lo stomaco!... A parte dicevo....
Io avrei messo un premiuccio piccino piccino nel mio blog per voi due..... non è una richiesta ad andare (IO ODIO le catene di Sant'Antonio, come Grande Puffo Dice).... sappiate che c'è....
Un nasinasi ronronante!
mip

31/1/08 10:25  
Anonymous Anonimo disse…

Mi sono permessa di parlare del tuo blog sul mio.
Spero ti faccia piacere la recensione che ti ho fatto, anche se sono stata un po' acidula!!!
http://desperatearchitect.splinder.com/post/15755944/Ci+ho+lavorato+tutta+la+notte.

1/2/08 02:35  
Anonymous Anonimo disse…

hai perfettamente ragione,anche il giardino invernale puo avere un suo fascino;basta sfruttare le strutture ed i colori che ci regalano gli arbusti,le corteccie colorate,le bacche rosse,gialle,viola,i grassi fiori del calicanto e dell'hamamelis(si scriverà cosi?)...io aggiungo sempre qualche viola del pensiero,timido fiore capace di affrontare il freddo......da provare il tuo strudel!!
mauri

2/2/08 13:16  
Anonymous Anonimo disse…

sandra
Mi fa morir dal ridere Mrs bee.... ti bacchetta le dosi del bulgur e delle lenticchie caro Cat! heheheheeh...
Se vuoi ne prendo un pò io!
Adoro lo strudel, e questa tua versione mouuuu mi sembra fantastica
Buona domenica

3/2/08 17:58  
Anonymous Anonimo disse…

ciao cat,
il tuo post invernale è meraviglioso, ma...posso approfittare per un consiglio? ho progettato un allestimento urbano, per il quale prevedevo di posizionare in luogo protetto, come un portico, un prato calpestabile in rotoli, durante il mese di marzo.
il giardiniere dice che è impossibile che rimanga. tu che mi dici, visto che sei archiniere e che capisci anche il punto di vista dell'architetto?!

grazie mille e tanti saluti all'alveare...

4/2/08 20:31  
Anonymous Anonimo disse…

ciao a tutti - da Istambul Istanbul- chiamatela come volete! i nonni ci hanno fatto un superregalo- una settimana di babysitteraggio pm e la bee ed io ce ne siamo volati via. ma solo per 4 giorni!! che siamo dei cucchi e la sera ci vengono i magoni da mancanza di coccole dei nostri cuccioli. questa citt� � incredibile -ma ve la racconto con calma in apposito post al ritorno - sto aspettando che la bee mi raggiunga per andare a cena - � sull'incacchiato andante perch� al bazar mi volevo portare via un comodo samovar-grill-fornetto da campo a carbone delle dimensioni di un piccolo cane...sosteneva che all'aeroporto ci avrebbero fatto qualche problema...cat?ma bee dove lo trovo pi� un coso cos�...bee? perch� non ti prendi anche l'accessorio per fare le piade? ...cat? eh magari! bee? volevo essere ironica cat. passi lunghi e ben distesi! mai dare il portafoglio alle api-troppo morigerate! basi a tutti cat

5/2/08 20:38  
Blogger flat eric disse…

Senza parole, Cat!
E anche mrs. Bee micamale!
:-]
PS: eccezionale pure Istambul!!!!
Auguri e tornate presto (acci ai lastminute...)

6/2/08 00:23  
Anonymous Anonimo disse…

evviva! bellissima istambul, e molto europea rispetto a quello che mi immaginavo....se posso permettermi un consiglio, da non perdere gli hammam, con massaggi...quelli del centro storico. e per un gourmet come cat, una visita al "fast food" di pesce fresco nel barcone attraccato sul lungomare prima del ponte galata.
buon divertimento!!

6/2/08 09:12  
Blogger Unknown disse…

è tanto che manco... ma ritrovare il tuo blog è sempre un piacere!

6/2/08 11:33  
Anonymous Anonimo disse…

Devo essere un po' stordita, se non avevo mai pensato di usare la pasta phillo per lo strudel, grazie della dritta! L'idea delle caramelle e` molto originale, hai fatto bene ad implementarla ;)

7/2/08 15:10  
Blogger Scribacchini disse…

Tutto bene ? Ma poi torni ? ;-)
Kat

14/2/08 17:32  
Blogger equipaje disse…

Questo commento è stato eliminato dall'autore.

14/2/08 17:55  
Blogger equipaje disse…

(Ma forse la bee è riuscita a barattarlo al suq?)

14/2/08 17:57  

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