cucino in giardino

sentieri golosi tra fiori e verdure e piccoli assaggi di cultura del giardino...perché l'appetito vien mangiando

lunedì, marzo 16, 2009

bucaneve

Qui base alfa, terra rispondete! Aiutooo, ho bisogno urgente di un ritorno alla civiltà! Sono confinato da due settimane in montagna; "bello!" mi pare già di sentire, ma sono in un cantiere di montagna! un megacantierediunalbergopluristellato, praticamente torno a BZ solo per svenire sul divano. Ah, questi archinieri da scrivania! Per fortuna la arch-mobile è dotata di tutti i comfort, che neanche la bat-mobile...comodo piano per leggere i disegni, cordella e casco in dotazione standard, stivaloni anti-pantano, calzettoni, pantaloni e maglioni vari infagottati nel bagagliaio, scorta di krek e grissini per i momenti down, thermos gigante con the al limone bollente e tanta, ma tanta terra, sia dentro che fuori la macchina, che ci potrei piantare i bulbi direttamente! La vita di cantiere non è una passeggiata, devi destreggiarti tra mostri che spostano massi giganti o camionate di terra, respirando zaffate di smog con un sottofondo continuo di motori rombanti, che neanche in Corso Buenos Aires nell'ora di punta, devi attraversare bufere di sabbia ad ogni passaggio di camion, avere occhi da tutte le parti e stare sempre sul chi va là; ma il cantiere è anche il luogo dove vedi le tue idee prendere forma, dove le cose si fanno, è il luogo dei gesti abili delle mani degli artigiani e dei giardinieri (che invidia!), è una grande scuola che aiuta anche nella progettazione. E poi ci si può sbracare! Quei vecchi pantaloni consumati che adoravi ma che la decenza ti impone di non indossare più? perfetti per il cantiere, insieme al maglione infeltrito, al giaccone fuori moda...la roba più divertente è lo sguardo dei committenti al mio sbarco dalla arch-mobile. La settimana di cantiere, per l'archiniere da scrivania è però tosta assai e necessita di domeniche di riconciliazione con la natura quella "vera". Questa domenica (come 1000 altre persone, sigh!) abbiamo scelto come comoda meta la "valle della primavera" tra Monticolo e Caldaro. In questo periodo è un sogno. Si incomincia la passegiata seguendo il sentiero, nel bosco di castagni, faggi ed ontani e le prime fegatelle, anemoni blu elettrico (Hepatica nobilis), catturano lo sguardo nel tappeto di foglie secche profumate di humus tra i mazzi di pungitopo verde lucente. Camminando camminando il sentiero costeggia un torrentello dalle rive fangose e i primi ciuffi di "falso bucaneve" (Leucojum vernum) scatenano il prurito da tasto della digitale. Ma quando il torrente raggiunge una zona pianeggiante, rallentando il suo corso, la sorpresa e l'emozione sono grandi: una distesa infinita di fiori bianchi, con un elegante tocco verdino sulla punta dei petali, messi in risalto dai ciuffi di foglioline verde fresco, che si fanno largo tra le foglie beige e color terra dei castagni; un incanto che riesce ad estraniare anche se intorno ci sono altre 1000 persone, chissà cosa deve essere riuscire a visitarla in solitudine?! Chiudono lo spettacolo i ciuffi timidi delle primule giallo zolfo, concentrate sul versante ombroso del torrente. La voglia di raccogliere un po' di fiori di primula per farci un'insalatina era tanta, ma tutta la valle della primavera e il bosco di Monticolo sono tutelati ed è vietata anche la raccolta di castagne, funghi ecc. Un piccolo corso d'acqua nel bosco, un mare di fiori bianchi e viola nel sottobosco, muschio pietre e felci, il mio giadino ideale! Lo so è poco solare, ma sono fatto così. Ahh, posso affrontare un'altra settimana di caterpillar e sabbia! Si ma non prima ddi essere passato a spignattare qualcosa, qualcosa di confortante, da portarsi dietro anche in cantiere ;O)
FOCACCIA MOORBIDA DI KAMUT TOPINAMBUR E SALVIA
Ho lessato al vapore cinque bei grossi topinambur, che stazionavano da un po' in frigo (saranno stati tre quattro etti, da pelare) li ho passati allo schiacciapatate, ci ho aggiunto il succo di uno spicchio d'aglio e li ho lasciati raffreddare. Ho setacciato 600 g di farina di kamut bio , con un bel cucchiaino di sale, pepe, foglie di salvia fresca tagliuzzate finemente, mezza bustina di lievito di birra liofilizzato, la purea di topinambur, un cucchiaio di zucchero di canna, mezzo bicchiere di olio evo e tanta acqua sufficiente ad ottenere un impasto molto molto morbido, cremoso più che elastico. Non ho lavorato l'impasto con le mani, sarebbe impossibile, l'ho messo in una pentola pesante e ci ho dato dentro con un cucchiaio di legno a manico corto (che l'impastatrice è ancora un sogno, vero bee?!), ho coperto con un canovaccio e ho fatto lievitare in frigo per circa quattro ore, più una bella ora di lievitazione fuori dal frigo (i tempi sono quelli che avevo a disposizione, e per nulla ragionati!). La pasta è debordata dalla pentola, l'ho sgonfiata e lavorata ancora un pochino, ho unto e bisunto una capace teglia da pizza a bordi alti, ci ho versato le pasta e ho allargato con le dita, creando i classici buchetti da riempire con abbondante olio evo (oh, è una roba da cantiere, DEVE essere sostanziosa!), ci ho sistemato delle foglie di salvia e una pioggia di fior di sale e ho lasciato lievitare ancora per mezz'ora. L'ho infornata in forno bello caldo, a 180° per circa 40 minuti, finché non si è formata una invitante crosticina dorata. E' durata un secondo! Saluti golosi cat

20 Commenti:

Blogger piera disse…

grazie, qui dalle parti di corso buenos aires ci è sembrato di sentire il profumo del bosco e qualche spruzzata di acqua.

16/3/09 08:32  
Blogger LaFRA disse…

Sono già passata a curiosare altre volte ma non ti ho mai scritto; oggi non ho potuto resistere: ti faccio i complimenti per il tuo lavoro stupendo e per le belle ricette che pubblichi!
Belle le foto, mi pare quasi di toccarli quei bellissimi fiori!
Ciao!
Francesca

16/3/09 08:44  
Anonymous Anonimo disse…

Ma va là, l'impastatrice....e poi come fai a mantenere la muscolatura, senza mescolare a mano?
La passeggiata era davvero strepitosa, ma se vi capitasse mai di farla, fatela in senso inverso al nostro, prendendola dal Lago di Caldaro verso Monticolo e ritorno, così al ritorno avete la discesa......
La Cat-mobile: vi dico solo che eravamo partiti facendo mangiare i PM fuori dall'abitacolo perchè non facessero briciole....

16/3/09 09:34  
Blogger Cuoche dell'altro mondo disse…

Che bello entrare in questo blog e respirare aria di primavera. Qui c'è ancora da aspettare.
Ho scoperto da poco in topinambur, immagino quanto sia buona questa focaccia.

È un piacere rileggerti
Ciao
Alex

16/3/09 10:27  
Blogger Saretta disse…

Ogni post è una poesia, a me pare di essere in una fiaba!Grazie mille per la condivisione e buona settimana
saretta

16/3/09 10:56  
Blogger Amelia disse…

mmmhhh è sempre così una passeggiata con merenda, questo post sembra un pic nic grazieeee

16/3/09 11:11  
Blogger Fra disse…

Ti rubo un pezzettino di focaccia ed esco...in centro a bologna non troverò i bucaneve ma le aiuole e i giardinetti cominciano a essere in fiore e sono comunque un gran bello spettacolo!
Un abbraccio
fra

16/3/09 12:35  
Blogger equipaje disse…

Bellabella l'Hepatica ma carini anche i falsi bucaneve con quel "tocco verdino" così ordinatino :)

Mmh, cinque topinambur cinque, addirittura?! Noto che qui si sorvola elegantemente sul celebre effetto-topinambur...

16/3/09 13:49  
Blogger papavero di campo disse…

e quando sei in macchina c'è anche Moby che ti fa compagnia!

16/3/09 14:28  
Blogger ivana disse…

Ciao Cat e Bee!
Per Bee avrei anche la foto della prima ape ingorda che forsennatamente si nutriva alle mie viole mammole, quindi la dedico anche a Lei!!!!

Ottima focaccia...mai assaggiato il topinabour...ci farò un'idea...una mia amica orto-giardiniera me ne porta ogni tanto...sistematicamente il G. me li butta, assieme a mazzi di melissa, o cicoria selvatica!!!
Ben ritrovati...anche con la polvere del cantiere!!!

Un abbraccio
ivana

16/3/09 16:37  
Anonymous Anonimo disse…

buon lavoro sul tuo cantiere!
bellissime le fioriture, in val di ledro la settimana scorsa ho visto una quantità incredibile di bucaneve. la neve non c'era più, ma il prato era bianco come se ci fosse. lo stesso-incredibile effetto di un prato domestico, ma in versione surrealmente viola....ah, la primavera...

ele(di riva)

18/3/09 12:48  
Blogger miciapallina disse…

Alla fine di una settimana di lavoro tutta al massimo, senza ossigeno da respirare, senza orizzonti da guardare, leggere le tue parole e guardare le tue foto mi rinfrancano l'anima!
Adesso posso pensare di iniziare il mio fine settimana!
Che sarà anche in casa, ma il mio glicine per il primo anno sembra sia intenzionato a darci i fiori!
Quindi me lo godro!
nasinasi

20/3/09 10:37  
Anonymous Anonimo disse…

ciao Carlo Alberto, sono capitata per caso sul questo blog che trovo bellissimo.
Mi chiamo Carla e anch'io sono una "cucinieragiardiniera" (non al tuo livello certo) soprattutto non sono capace di fare foto nemmeno lontanamente belle come le tue. Vivendo in un bosco mi sono sentita a casa con le immagini dei campanellini che in questo momento formano un tappeto sotto gli alberi in attesa di essere sostituiti dall'Anemone nemorosa
Non sono pratica di blog e vorrei osare farti una richiesta: come si fa?

Ah! Greeneway è il mio regista preferito

20/3/09 12:56  
Blogger sorriso disse…

ahahahahahahahah,Cat te l'ho già detto ma mi ripeto più e più e più che volentieri....i tuoi racconti flash già sono una autentica leccornia di loro e quel tuo chiudere visualizzandoci, anzi, facendoci degustare, anzi 'mangiandoti' praticamente nel piatto.....ahmmmnnnnn, che voglia !

w gli archinieri !!!!!!!!

ciao

20/3/09 14:59  
Blogger cat disse…

ciao cari tutti, oggi sono tornato a casa congelato e ricoperto da una crosta di fanghiglia, la bee mi ha intimato di spogliarmi nella vasca!
ciao piera e la fra, benvenute;
ciao alex, la focaccia rimane bella soffice ed umida;
saretta, amelia sorriso e fra, siete sempre troppobbuone!
equi??? effetto topinambur?nonlovogliosapere!
ciao ivana, maccome ti butta via i tropinambur, la melissa e la cicoria?? è peggio della bee il tuo G.! ;O))
ciao papavero, ultimamente c'è parecchio battiato e paul weller.
ciao ele archicoltrice, credo che i tuoi bucaneve fossero i Crocus vernus, generosi e simpatici, come vanno i lavori nell'orto?
ciao miciapallina, mi stai dicendo che da te già fioriscono i glicini??? che invidia, oggi il vento mi portava dei cristalli di neve!
ciao carla, benvenuta.
guarda che è semplicissimo (ci sono riuscito pure io!) entri in bloggher o su un'altra piattaforma blog e segui le istruzioni - poi, come vedi - il mio blog è ridotto all'osso, perchè non sono uno smanettone e mi rifiuto di leggere le istruzioni ;O), buona fortuna,
saluti golosi a tutti, cat

20/3/09 21:16  
Anonymous Anonimo disse…

cat forse mi sono espressa male...non volevo chiederti come si fa a "farsi in blog" volevo fare una richiesta "giardinicola a te.

Di farmi il blog non ci penso nemmeno già mi perdo in un forum di giardinaggio, e poi non è che abbia tutte 'ste cose interessanti da scrivere


ma sui blog non ci sono le emoticon?

20/3/09 21:43  
Anonymous Anonimo disse…

Bello il tuo blog, e soprattutto i tuoi scatti, sembra di sentire il profumo della primavera anche attraverso lo schermo!

21/3/09 18:58  
Blogger luca disse…

Ciao Cat,
Buona primavera!
Tra poco incominciano anche i miei amati funghi... Bellissimi i Leucojum!

24/3/09 21:35  
Blogger Esmé disse…

la foto dei bucaneve e quella delle primule mi hanno spaccato il cuore. Era quello che vedevo ogni giorno di marzo, tornando da scuola per la strada del boschetto. Brianza, anni 60.
Ora naturalmente il boschetto non c'è più, tutte villette. Ed io sto in città, non ho neanche un balcone, e da febbraio in poi mi struggo pensando alle viole che so già fiorite e nascoste sotto ai ciuffi di erba secca, alle primule e ai bucaneve.

25/3/09 22:54  
Anonymous Cristina disse…

Sono veramente entusiasta di questo blog, unisce Natura e Cucina con allegria e poesia.
E ho anche trovato come fare la marmellata di rabarbaro!

Sono Cristina, vivo a Trieste.
Salutoni! http://cristinamarsi.blogspot.com/

12/6/09 10:09  

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