cucino in giardino

sentieri golosi tra fiori e verdure e piccoli assaggi di cultura del giardino...perché l'appetito vien mangiando

giovedì, aprile 22, 2010

come la luce delle stelle

Voglio godermi ancora la loro promettente esuberanza! i fiori oramai non ci sono più, sono rimasti solo il rosa e il bianco dietro agli occhi chiusi. Aspettando di gustare i frutti, fisso bene nei ricordi questa generosa fioritura, effimera, dolcissima ma anche amara! Lo scorso anno (i peschi sono dei nostri vicini) le pesche sono rimaste sugli alberi a marcire, non le hanno nemmeno raccolte: costavano di più i cassoni per contenerle! Tiriamoci un po' su va'. Volete vedere un'altra cosa che è sparita alla velocità della luce, anzi di più? Gli aficionados scommetto saranno lì a dire: ma quest'anno la gara pasqualina di torte? Ecchela, ecchela, in tutto il suo goloso sapore casereccio. Sembra che dietro ogni gara si ingaggino spionaggi industriali: un anno tutto al cioccolato, un altr'anno tutto alla frutta, quest' anno vai di cheesekake e tiramisu. Per la cronaca ha vinto la Manu de W., che ha avuto la pazienza di riempire una serie infinita di soffici bicchierini alla cioccolata bianca e frutti di bosco, da spararsene 3-4 unodietrolaltro, che siccome non ci stavano tutti in frigo... Io, controcorrente, ho provato una ricetta croccante, anzi croccantissima
CROSTATA DI TAGLIOLINI
E' una crostata che ho gustato spesso nel mantovano, per gli amanti delle uova e delle nocciolosità, Ho preparato una pasta frolla non troppo dolce impastando velocemente tre etti di farina 0, mezzo cucchiaino raso di sale, la buccia raspata di un limone bio, 4 cucchiai colmi di zucchero di canna, un etto e mezzo di burro freddo, un uovo intero e un tuorlo e un pizzico di cannella; in un contenitore in vetro con coperchio in frigo per almeno mezz'ora. Nel frattempo ho fatto i tagliolini. Ho impastato due etti di farina 0 con due uova intere, un pizzico di sale e l'impasto si è assorbito ancora un tuorlo (era una torta pasquale, le uova DOVEVANO essere esagerate!) ; ho impastato bene e poi ho lavorato la pasta con la sfogliatrice a manovella, fino alla penultima tacca; ho lasciato asciugare un po' le sfoglie e poi le ho passate nel "robo" dei capelli d'angelo, formando subito dei nidi ariosi con i taglierini, avvolgendoli intorno alle dita della mano. Ho tritato due etti di mandorle e un etto di noci, non troppo finemente, le ho rosolate con 40 g di burro, una cucchiaiata di zucchero e il succo e la buccia di un limone bio e la punta di un coltello di polvere di vaniglia naturale. Ho rivestito il fondo e i lati di una teglia da crostata con la frolla, ci ho spalmato sul fondo il composto di noci, ho coperto con i nidi di tagliatelle crudi, li ho pennellati con burro fuso, e una spolverata di zucchero a velo, una bella pioggia di pinoli, ho coperto con le strisce di frolla come si conviene, ho pennellato la frolla con rosso d'uovo e via, in forno caldo (180°) per almeno 40 minuti. Il 5° posto me lo sono meritato? E siccome c'ho la coscienza sporca - che non riesco più a postare, al mercato c'erano degli invitanti carciofini piccini picciò e che Nik, il pm grande, mi costa più di carciofetti sott'olio (come li chiama lui) che di vestiario, ho messo in dispensa questi - speriamo buonissimi
CARCIOFETTI SOTT'OLIO
DOVRANNO essere bonissimi data la notevole smazzata che occorre per confezionarli! Ho mondato quattro kili quattro di carciofetti, quelli piccolissimi con un po' di spine; li ho divisi a metà e li ho subito tuffati in una bacinella con acqua, succo e "carcase"di tre limoni, qualche cucchiaiata di farina bianca sciolta e qualche cucchiaiata di aceto. Nel frattempo ho messo a bollire una grande pentola con tre litri d'acqua. A bollore, ho salato l'acqua e ho aggiunto tre bicchieri di aceto bianco, un bicchiere di vino bianco e un cucchiaino di grani di pepe nero. Ho tuffato i carciofetti nell'acqua e li ho cotti circa un quarto d'ora, pochi alla volta (una vita ci ho messo!). Cotti, li ho pescati con la schiumarola e li ho fatti scolare per bene. Raffreddati, li ho strizzati un pochino con le mani e li ho messi in fila indiana su un canovaccio, a fondo un su! e li ho fatti asciugare un giorno intero. Ho preparato i vasetti, alternando file di carciofini con rari e piccolissimi pezzettini di aglio e foglie fresche di maggiorana. Ho coperto con una mistura di olio di girasole e olio di oliva, ho battuto bene i vasetti per evitare bolle d'aria e ho rabboccato l'olio, ho etichettato i vasetti e ora non mi resta che aspettare. C'ho il panico che qualcosa possa non funzionare, l'ultima conserva salata sono state le olive in salamoia, un disastro - una sola oliva, da tanto era amara, aveva il potere di tappare anche i buchi delle orecchie! Non voglio credere che siamo già a maggio e che già mi sono spellato naso e fronte da abbronzatura cantieresca, chiedo venia se non passo più a trovare i vicini del blog/condominio, ma va così. Saluti golosi a tutti, cat